Thomas salutò con affetto Altea e i due furono subito raggiunti da lady Gertrude.
“Mi sei molto mancata, Altea...” disse Thomas abbracciandola “... le sere stellate sotto le mura di Gerusalemme sembrano infinite e hanno il dono di farti pensare a tante cose... agi affetti, alla nostalgia per la proprio terra e alla malinconia di chi sia ama... sono felice di essere di nuovo qui e di averti rivista, sorella mia...”
“Tuo fratello” Gertrude ad Altea “è giunto direttamente qui appena sbarcato a Brindisi... in una lettera infatti gli era stato detto che ti avrebbe trovato qui.” Sorrise. “Ora forse lui riuscirà a farti desistere dalla tua mania per i viaggi e per le avventure.” Scosse il capo. “Cose davvero riprovevoli per una nobile dama.”
“In verità” fece Thomas “ero anche inquieto. Inquieto e preoccupato. Giungendo qui infatti ho udito, in una locanda lungo la via, che in queste lande stanno accadendo fatti terribili... ho sentito di un animale selvatico, forse un cinghiale, che sta seminando orrore a Solpacus...” fissò sua sorella “... perchè mai sei giunta in questa triste terra?”
“Non voglio sapere ciò che accade al di fuori di questo palazzo.” Disse Gertrude. “Vi prego di attenervi a questo mio desiderio, sir Thomas.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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