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Vecchio 05-05-2014, 01.46.34   #1626
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Se questo è ciò che volete” disse Dort a Clio “e ciò che credete sia giusto, allora portatelo a compimento e restiamo qui.”
“Io invece sono dell'idea di ripartire.” Fece Borel. “Infondo non è affar nostro questa storia. Se non se ne occupa il Gastaldo, vuol dire che dopotutto neanche all'Arciduca interessa più di tanto.”
“E questa gente?” Fissandolo Porturos.
“Ogni borgo e ogni cittadina sperduta tra questi monti convive con una sua leggenda.” Rispose Borel. “Vuoi forse far tappa in ogni centro abitato e combattere contro i suoi mulini a vento? Abbiamo un compito. Salvare il re che si trova imprigionato in una città fatta di nemici veri, reali, non frutto di favole e miti.”
“Non ti riconosco, fratello...” disse Trastis “... non è da te parlare così. Cosa ti spaventa tanto? No, ti conosco... nulla ti può davvero spaventare... eppure stento a riconoscere in te tutta questa inquietudine.”
“Ah, la tua loquela non riuscirà a confondermi.” Seccato Borel. “Non ho né paura e neanche mi sento inquieto. Ho però visto morire Scotir... e...”
“E cosa?” Chiese Dort.
“E...” mormorò Borel “... e ciò che ha ucciso nostro fratello non credo sia così facile da affrontare...”
“Allora hai paura davvero!” Esclamò Porturos.
“E se anche fosse?” Guardando lui e poi tutti gli altri Borel. “Si, forse ho paura! Ho paura che ci si lasci tutti la pelle in questa città! Perchè più accadono le cose, più le persone muoiono e più questa dannata faccenda diventa misteriosa ed irreale!”
“Io so solo una cosa...” prendendo la parola Vortex “... so solo che Scotir è stato ucciso da quel maledetto animale... e se lo chiedete a me, allora non ho problemi a dirvi che il nostro compito ora è quello di vendicarlo... di tornare in quella foresta e stanare l'animale... ovunque sia...”
“E se tornassimo davvero nella foresta?” Fece Porturos. “Intendo ora, a cercare le sue tracce o le sue orme... con il favore del giorno si potrebbe aver fortuna... magari è davvero immune al veleno ed invincibile come sembra, ma, diamine, non può essere un fantasma e dunque deve pur lasciare qualche segno al suo passaggio! Un segno che ci conduca alla sua tana!” Alzò allora gli occhi verso Oriente e vide il Sole ormai sorto in un cielo che andava ad aprirsi.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO

Ultima modifica di Guisgard : 05-05-2014 alle ore 01.51.48.
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