Elisabeth, Daizer e Flees giunsero in un punto in cui la strada diventava un bivio.
Davanti a loro vi erano dunque due direzioni: una a destra e l'altra a sinistra.
Sulla destra, in lontananza, la strada mostrava alcuni luci vaghe ed indefinite, che parevano spuntare come macchie sparse sulle pendici dei monti.
Sulla sinistra, invece, la via sembrava procedere tra la boscaglia fitta e variegata fino a divenire sentiero.
“Quelle luci” disse Daizer ad Elisabeth “potrebbero essere qualunque cosa... forse delle capanne sparse, o magari delle torce accese nella campagna. Ho sentito che alcuni contadini usavano in passato mettere torce tra i loro raccolti affinchè le streghe non giungessero a celebrare i loro sabba demoniaci e a contaminare così i raccolti... l'altra direzione invece” continuò il contrabbandiere “sembra correre nella boscaglia fino a quando la strada muta in sentiero, dunque immagino sia un percorso meno battuto e più isolato...”
“Le uniche superstizioni che conosco” intervenne Flees “sono quelle diffuse dalla Chiesa per i bigotti e i babbei ad essa asserviti.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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