Risi a quella frase e gli feci una leggera e sdolcinata linguaccia.
Tornammo da Jack e dal dottore, che lo stava assistendo. Quest’ ultimo dichiarò che il mio amico stava guarendo rapidamente.
“Oh, per fortuna!....Grazie di cuore, dottore!” ringraziai cortesemente il medico.
Risposi alla domanda di Jack Frost: “Penso che sia a svolazzare e a cinguettare nelle vicinanze. Ah….eccolo!” vidi il merlo Tisin picchiettare col becco sul vetro della finestra.
Gli andai ad aprire e volò sulla spalla di Riccardo e poi sulla mia.
Col capino mi fece un tenera carezza.