“Per me” disse Ertosis a Clio “è tutta una leggenda. Voglio dire... probabilmente nessuno è mai riuscito a colpirlo davvero quel cinghiale, per questo credono sia invulnerabile.”
“Non lo so...” fece Porturos “... questa storia non mi piace... è la prima volta che sento qualcosa di simile... un cinghiale che fa tante vittime e tanti cavalieri a dargli la caccia senza però riuscire nemmeno a vederlo per bene...”
“Se non fosse stato per la testimonianza di Enar” intervenne l'oste “probabilmente avremmo pensato ad un grosso lupo o ad un orso. Lui invece l'ha visto e ha svelato che si tratta di un cinghiale.”
In quel momento, dal clamore che proveniva dall'esterno, si accorsero che qualcun altro era appena arrivato in città.
“Andiamo a dare un'occhiata...” disse Borel.
Infatti in città erano ritornati il duca Gvin ed i suoi uomini.
Ed ai loro cavalli erano legati sei grossi cinghiali uccisi.
“Abbiamo ucciso tutti i cinghiali trovati nella foresta” fece Gvin “senza però riuscire a vedere quel maledetto.”
Ad un tratto si udì il rintocco della campana.
“Che succede?” Chiese il duca.
“Una nuova vittima...” rispose uno dei presenti “... una donna uscita a cercare i suoi figli...”
“Sangue del demonio!” Urlò con rabbia Gvin. “Siamo stati tutto il giorno per la foresta senza riuscire a vederlo! E quel maledetto cinghiale era invece a scannare una donna!”
“Infatti...” tornando Dort dalla chiesa “... stando ai racconti sembra che le sue vittime preferite siano fanciulli o donne, mentre solo in due casi, fino a ora, ha assalito dei cavalieri, a parte la storia del pastore... inoltre ho visto la poveretta in chiesa... non ho mai visto un cinghiale uccidere così le sue prede... come se avesse lunghe ed affilate zanne, o artigli, che usa per martoriare i corpi... come volesse sfogare su di loro una rabbia indicibile...”
“Uccide le sue vittime ma non le mangia.” Mormorò un altro dei presenti.
“Infatti è un cinghiale, non certo un lupo.” Annuì Ertosis.
“C'è troppo mistero...” pensieroso Dort “... l'unica cosa che sappiamo è che si tratta di un cinghiale...”
“Già, abbiamo quel pastore come testimone.” Fissandolo Borel.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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