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Vecchio 17-04-2014, 00.45.38   #1444
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Ad un tratto, dalle limpide acque del laghetto, Altea vide qualcosa animarsi in quelle increspature.
Prima delle forme vaghe e confuse, poi immagini sempre più nitide.
Alla fine il volto di una donna si animò sulla superficie del laghetto.
Era Shalazam.

“Altea...” disse la sacerdotessa “... chi sei tu per stabilire chi e quando riuscirà in qualcosa? Gli eventi si forgiano nelle pagine infinite del grande libro del Destino e a nessuno, salvo pochi e rari segni, è dato sapere cosa accadrà. Tu hai avuto il gran dono di poter sfogliare il Libro Ancestrale, dove sono racchiusi gli eterni segreti della Natura... perchè, rammentalo sempre, ogni forma di magia, che sia Bianca oppure nera, agisce sempre attraverso le leggi naturali... talvolta aggirandole, altre volte violandole... ma sempre e solo attraverso esse... rammentalo...”

Sorrise e svanì come era comparsa tra le inquiete increspature del laghetto.



Intanto, lasciata la città, Gvin ed i suoi uomini, penetrarono nella foresta, dove il cinghiale aveva assalito e fatto strage.
“Avremmo dovuto prendere la spada, milord...” disse Bieff “... se davvero possiede le qualità che tutti le attribuiscono allora ci sarebbe stata utile...”
“Appartiene ai Taddei” fece il duca “ed io conosco quella gente, avendo avuto il privilegio di essere prima loro alleato e poi loro avversario...” con sarcasmo “... beh, sono uomini d'onore e di Fede... l'hanno donata al vescovo e solo attraverso una legittima attribuzione vi si può entrare in possesso.”
“Per me è incomprensibile...” scuotendo il capo Arcan.
“Dopotutto” mormorò Gvin “un'arma, per potente che sia, vale solo se ad impugnarla è un vero guerriero... ucciderò con le mie stesse mani quel cinghiale se necessario e gli strapperò gli occhi come quel dannato ha fatto con me... e dopo nessuno potrà negarmi la spada!”
Ad un tratto il guerriero avvertì qualcosa.
“Fermi...” arrestando il passo Gvin.
“Signore?” Fissandolo Arcan.
“Silenzio...” con un cenno ai suoi il duca “... non avvertite nulla?”
I suoi uomini si scambiarono varie occhiate.
“E' come se la foresta si fosse ammutolita di colpo...” disse Gvin “... come se un silenzio innaturale fosse sceso intorno a noi...”
“Si, è vero...” guardandosi attorno Bieff.
“State in guardia...” estraendo la spada il duca.
Lo stesso fecero i suoi.
“Sta per succedere qualcosa...” guardingo Gvin “... forse la belva non è lontana...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO

Ultima modifica di Guisgard : 17-04-2014 alle ore 01.02.00.
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