Tutti risposero a quel brindisi di Clio, facendo tintinnare in alto i loro bicchieri.
Il locandiere li fissò sorridendo e si congedò da essi.
“Io posso battere qualsiasi cavaliere.” Disse Ertosis, bevendo.
“Tu che sei pratico di tali faccende” rivolgendosi Porturos a Dort “che genere di premi si mettono in palio per una giostra cavalleresca?”
“Beh...” sorseggiando il suo vino Dort “... dipende...”
“Da cosa?” Chiese Porturos.
“Da chi organizza la giostra.” Rispose Dort. “Se è una tradizione popolare o legata alla religiosità, oppure se invece è di natura aristocratica. In tal caso a proclamarla può essere il Gastaldo, un duca o addirittura il re.”
“E in questo caso di che natura è il premio?” Sempre più curioso Porturos.
“Legato alla nobiltà o alla casa reale.” Disse. Dort.
“Dunque di una certa importanza.” Fece Borel.
“Già.” Annuì Bort.
In quel momento nella locanda entrarono altri due individui.
Dai loro abiti sembravano mercanti.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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