Jack rise, saltellò, fece poi una capriola volante fino a ritrovarsi davanti al cavallo di Eilonwy.
Pronunciò qualche formula magica, per poi gettare della polvere argentata sugli zoccoli di Dante.
“Ed ora...” disse poi senza smettere di ridere “... buon volo!”
Un attimo dopo, incredibilmente, Eilonwy ed il suo cavallo si alzarono in volo.
La ragazza vide così dall'alto i campi dei contadini che diventavano sempre più piccoli.
Un freddo vento soffiava su quei luoghi, rendendo l'aria limpida e profumata di terra.
Eilonwy sentiva quel chiaro sibilo attraversarle i lunghi capelli scuri, accarezzandole il volto con soffici e freschi aliti dal profumo di monti e campagne.
Erano così in alto da poter quasi toccare le bianche e sterminate nuvole che andavano naufragando verso Oriente.
Ma ad un tratto qualcosa sembrò afferrare la coda di Dante.
Il suo nitrito e poi una forza sovrumana attirò all'indietro il destriero.
Allora ad una fortissima velocità Eilonwy ed il suo cavallo cominciarono a precipitare verso il basso.
Sembrava un'inesorabile caduta senza fine, fino a quando la ragazza con un tonfo si ritrovò imbrigliata tra i folti rami di un grosso noce.
E fra quelle fronde il suo vestito e la sua pelle si erano ricoperti di strappi e graffi.
Tutto era accaduto velocemente.
E nel guardarsi intorno, imprigionata com'era fra quei rami, Eilonwy non vide più il suo Dante.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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