Altea prese a sfogliare il misterioso ed antico Libro Ancestrale.
Sul tatuaggio di quella donna trovò ben poche notizie, riportate brevemente nel capitolo riguardante i culti pagani.
L'anonimo compilatore del libro accennava fugacemente a quegli antichi riti, compiacendosi, alla fine del suddetto capitolo, di come quelle vecchie credenze non avessero ormai quasi più seguaci e fedeli.
Così Altea scoprì che il tatuaggio della donna era legato agli antichissimi e rurali culti che un tempo erano diffusi tra i pagani, prima che i monarchi, divenuti Cristiani, cominciassero ad imporre ovunque la Fede di Roma.
Molto più interessante e ricco, invece, il capitolo con il quale il libro cominciava.
Qui Altea lesse di come il libro mirasse ad essere un potente strumento contro ogni forma di magia nera.
E l'occhio della bella avventuriera cadde su una voce in particolare.
Quella di strega, che l'anonimo compilatore spiegava molto dettagliatamente con queste parole:
“Spesso la parola strega viene usata, sarcasticamente, per indicare una donna dall'animo turbolento, o capace di ogni sotterfugio.
Altre volte, invece, essa richiama le vittime condannate al rogo dalla Santa Inquisizione, spesso strappando biasimo o ironia verso le istituzioni Ecclesiastiche, ree di mandare a morte, secondo molti, donne innocenti.
Ma in realtà la strega è un essere diabolico, dai poteri inimmaginabili.
Una creatura sospesa tra questo mondo e quello dei demoni e capace di innumerevoli orrori nei confronti degli uomini.
Una strega può imporre qualsiasi tipo di maleficio, colpendo il corpo e mirando all'animo di un essere umano.
Essa può mutare un uomo in un animale e viceversa.
Oppure legare il ciclo vitale di un individuo con lo scorrere del giorno e della notte, alternando così la matura umana a quella bestiale.
Altre volte una strega è persino capace di prendere forme bestiali o possedere con i suoi incantamenti un animale.
Tutto ciò per perseguitare e affliggere gli uomini.”