Tutta quella situazione, unita alle parole di Altea, contribuì a far nascere un vivace mormorio tra i cavalieri.
“Avanti...” disse infine uno di quelli “... avete sentito, no? Dei bambini si sono perduti nel bosco. Cosa stiamo aspettando? Andiamo a cercarli!”
“Si!” Esclamò un altro cavaliere. “E magari, se saremo fortunati, scoveremo quel dannato cinghiale!”
“Un momento...” prendendo la parola un altro dei contendenti “... il bosco è grande e aggirarsi in quel luogo non è la cosa più semplice... infondo è pur sempre la tana di quel cinghiale ed addentrarsi senza un piano potrebbe essere pericoloso... direi allora di organizzarci e valutare tutto con calma... dopotutto siamo qui per conquistare la spada e non certo per farci massacrare da un cinghiale.”
E molti furono d'accordo con quelle parole.
Intanto la madre di quei bambini, temendo di essere abbandonata al suo destino, gridò ancora di più, fino quasi a perdere i sensi.
Ma davanti alla determinazione di Altea, Tyssen fu l'unico a farsi avanti.
“Si era detto di essere una squadra, no?” Fissando l'avventuriera. “Dunque verrò io con voi a cercare quei bambini.”
Prese il suo cavallo e pochi istanti dopo si diresse verso il bosco insieme ad Altea.
I due galopparono fino a raggiungere una radura piccola ed irregolare, dove Tyssen, scendendo da cavallo, cominciò ad esaminare il terreno in cerca di tracce.
“Guardate qui, milady...” mostrando ad Altea qualcosa raccolto a terra “... una bambola... ed è sporca di sangue...”