Abbracciai mio padre e gli spiegai la nuova situazione.
"Vi saluto di nuovo, dunque... E mi rincresce di dovervi informare che dovrò lasciare qui la vostra spada... Ha lo stemma di famiglia, e non posso rischiare di essere scoperta.. Ne prenderò una anonima nella nostra collezione.." Lo abbracciai un'ultima volta e mi avviai verso i miei appartamenti.
Giunta davanti alla porta di quella che un tempo era stata la camera di mia madre, esitai per un momento. Poi, decisi di entrare.
Dovevo prenderlo.
Aprii un mobiletto e presi una boccettina preziosa.
Non avevo tempo di stare a riflettere.
All'interno c'era una potente tintura che mia madre aveva fatto arrivare dall'Oriente quando iniziò a vedere fili bianchi tra i suoi capelli neri.
Era il suo segreto.
Ora, poteva essermi utile.
Raggiunsi così la mia stanza, e scelsi gli abiti che avrei indossato. Non li avevo mai voluti perché mi sembravano troppo eccentrici. Ora, però, erano perfetti.
Iniziai così a prepararmi. Mi ci volle un po', ma alla fine stentavo a riconoscermi nell'immagine riflessa nello specchio.
Ma se tutto quello poteva salvare il regno, meglio così. Non dovevo nemmeno pensarci due volte. Mi chiesi cosa avrebbero pensato i miei ragazzi.
Non era ancora mezzogiorno, lasciai la casa di mio padre per raggiungere la locanda dove sapevo che avrei trovato i miei uomini.
Entrai, li raggiunsi di soppiatto, e rubai il boccale ad uno di loro, per poi sedermi tra Vortex e Borel.
"Allora, signori.. Avete pensato ad un nome per la nostra compagnia?" Bevvi un sorso, per poi restituire il boccale al proprietario "Per la vostra gioia abbiamo un diplomatico a carico, ordini di Gheorgis... Sostiene che ci sarà utile, me lo auguro per lui.." Sorrisi "E' tutto pronto per il resto? Possiamo partire o devo ordinare pure io?".