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Vecchio 01-04-2014, 01.59.17   #1262
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Può darsi che possa ambire a guadagnarci qualcosa...” disse Guisgard fissando Clio “... come infatti è accaduto trovandomi nel covo di quei mercenari, quando invece avevo fatto di tutto per togliermeli di torno, o quando la scorsa notte mi sono ritrovato in mezzo a quei fanatici armati fino ai denti...” sorrise sarcastico “... dopotutto da quando sono arrivato in questa città, anzi, da quando mi ci hanno condotto, non ho fatto altro che guadagnarci sempre qualcosa...” scosse il capo chiudendo gli occhi e sempre sul volto quel suo sorriso sprezzante “... si, può darsi che si abbia di me questa impressione, che voglia sempre e comunque guadagnarci... ma dubito che voi possediate qualcosa che io desideri avere davvero, capitano...” si voltò verso Adamo “... vecchio mio, mentre voi fate il vostro dovere di patriota, spiegando a questa gente cosa si nasconde a Gioia Antiqua, io farò quattro passi... ho bisogno di aria pulita... qui comincio a sentirmi oppresso... mi troverai all'uscita...” e si allontanò.
“Ehm...” farfugliò Adamo “... perdonatelo, signora... volevo dire capitano... ha un po' il sangue caldo, ma come cavaliere non ho mai conosciuto nessuno che potesse stargli alla pari... ha un gran cuore e...”
“Si, abbiamo capito che tipo di individuo sia il vostro amico.” Lo interruppe Astin. “Ora però parlateci di Gioia Antiqua.”
“Certo...” annuì Adamo “... ecco... io vi sconsiglio caldamente di andare laggiù, signori...”
“Lascereste dunque morire Sua Maestà?” Domandò Astin.
“Con tutto il rispetto, signori...” rispose Adamo “... con tutto il rispetto, non credo che riuscirete a salvare Sua Maestà... anzi, se posso parlare liberamente, non credo neanche che uscirete vivi dalle mure di quella città...”
“Spiegatevi meglio.” Fissandolo Astin.
“Quella gente odia Afravalone e tutti i suoi abitanti.” Spiegò Adamo. “Un odio atavico, assoluto e solo il Cielo sa perchè poi... io sono stato in quella città e ne sono uscito solo perchè ho nascosto la mia identità... la regina di Gioa Antiqua vive nutrendosi del suo odio per noi... forse Sua Maestà a quest'ora è già stato ucciso... è una trappola... non troverete il re, ma solo la morte...”
“I migliori soldati del regno partiranno col nostro capitano.” Disse Astin.
“Moriranno tutti...” fece Adamo, dopo aver gettato uno sguardo verso gli uomini che Clio aveva scelto per la spedizione.
“Come fate ad esserne così certo?” Domandò il luogotenente di Clio.
“Perchè in quella città” mormorò Adamo “hanno trovato la morte alcuni fra i migliori campioni di Capomazda. E se posso permettermi, signori, nessuno dei vostri uomini vale quei cavalieri partiti dal ducato. I guerrieri di cui dispone la regina di Gioia Antiqua sono tanto temibili, quanto crudeli. Si dice addirittura che non siano nemmeno umani.”
“Non dite sciocchezze ora...” scuotendo il capo Astin.
“Io vi ho detto ciò che c'è in quella città. Ciò che ho visto.” Adamo ai due militari. “Poi non sta a me convincervi se partire o meno.”
“E sia...” mormorò Astin “... vi siamo grati di queste informazioni, sebbene le ritenga in qualche modo alterate dalla superstizione. Comunque sarete ricompensato.”
“Vi ringrazio” accennando un lieve sorriso Adamo “ma non voglio niente. Sono qui perchè Guisgard mi aveva chiesto come favore di raccontarvi di Gioia Antiqua.” Voltandosi verso il cavaliere che se ne stava sdraiato su un muretto di cinta ad aspettarlo. “E se non vi occorre altro, signori, io andrei.” Tornando a fissare prima Astin, poi Clio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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