Jack se ne stava in piedi, quasi immobile, a pochi passi dal letto in cui si trovava Eilonwy.
Aveva lo sguardo come perso del vuoto, quasi assente.
Non diceva nulla ed il suo volto pareva alieno ad ogni tipo si espressione.
E fissandolo, ad un tratto, la ragazza ebbe un piccolo capogiro.
“Sciocca ragazza...” disse una voce “... posso prendermi i tuoi compagni in un momento e far patire loro le pene dell'Inferno... nessuno può oltraggiare mio figlio e pensare di non dover poi pagare dazio alla mia collera...” era la voce di Isolde.
Quella voce durò un istante e subito dopo Eilonwy tornò in sé.
“Eh...” sorridendole il chierico “... è una ricetta tanto antica, quanto sconosciuta ai più... io ho imparato i suoi ingredienti nel convento dove studiai da novizio... ma sono lieto che vi sia piaciuta e che soprattutto vi abbia dato giovamento.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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