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Vecchio 14-03-2014, 01.38.06   #1094
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Gufo Scarlatto guardò Clio.
La guardò a lungo.
Tuttavia il buio della notte ed il suo travestimento impedirono al mercenario di riconoscerla.
“Mi avevi quasi spaventato, vecchio mio...” disse sorridendo Guisgard “... pensavo che il giro di ronda lo lasciassi fare ai tuoi sgherri.”
“Chi è questa donna?” Chiese lo Scarlatto.
“Beh...” rispose Guisgard, col suo modo di fare un po' Guascone “... io non sono certo un prete e soffro di solitudine in notti come queste.”
“Chi è?” Fissandolo Gufo. “Una sgualdrina?”
“Ehi, stai parlando della mia ragazza.” Replicò il cavaliere. “Della donna che mi ha rapito il cuore.” Si voltò verso Clio e le fece l'occhiolino. “Vero, Angelo?”
“Ah, mi prendi in giro!” Esclamò lo Scarlatto. “Non c'era con te ieri e non può essere arrivata qui da sola! Siamo lontani dalla città e di notte questo bosco pullula di animali e briganti!”
“Ti pare che lasci un simile bocconcino in un luogo incustodito?” Ridendo appena Guisgard e stringendo ancor più a sé la ragazza. “Le avevo detto di attendermi in una piccola cappella lungo il sentiero che conduce qui... quella vecchia, dove vive da solo un vecchio fraticello...”
“E perchè è venuta qui ora?” Guardandolo Gufo.
“Perchè non può stare lontana da me.” Sorridendo il cavaliere.
Il mercenario guardò entrambi con uno sguardo enigmatico.
“Naturalmente” mormorò Guisgard “non ho alcuna difficoltà a dimostrarti ciò che ho detto...” sorrise ancora e si voltò verso la ragazza.
La guardò negli occhi e portò piano le sue labbra su quelle di lei, per poi baciarla.
Un bacio lungo, intenso e passionale.
E quando la sua bocca lasciò quella della ragazza, dischiuse appena gli occhi, restando a fissare i suoi per un lungo istante.
“Dubiti ancora che ti abbia detto la verità?” Rivolgendosi Guisgard a Gufo, senza però alzare il suo sguardo da quello di Clio.
Il mercenario rise forte e con lui anche i suoi tirapiedi.
“Vedo che ci sai fare, amico mio!” Divertito lo Scarlatto. “Si, ci sai proprio fare!” Continuando a ridere. “Le donne adorano essere prese così! Bravo!” E gli diede una pacca sulla spalla.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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