“Non temete...” disse Fra' Severius ad Elisabeth “... ci riposeremo qualche ora e al sorgere del Sole ripartiremo, lasciandoci alle spalle questo luogo.”
Poco dopo salì in camera anche Daizer.
“Alla fine” rivolgendosi questi alla maga “sono riuscito a liberarmi di quel medico pedante ed impiccione. Ora riposiamoci... all'alba ripartiremo.” Guardò poi la ragazza che dormiva nel suo letto.
Ora sembrava davvero essersi tranquillizzata.
“Mi chiedo” mormorò il contrabbandiere “chi sia davvero questa ragazza e che relazione ci sia tra lei e la bambina trovata nel bosco...” scosse il capo “... sarà meglio riposare ora... abbiamo già abbastanza cose a cui pensare...”
Trascorsa la notte, al sorgere del Sole, Daizer si preparò per scendere e sistemare il carro, ma qualcuno bussò alla porta.
Era il locandiere.
“Perdonatemi, signori...” disse.
“Cosa accade?” Chiese Daizer.
“Ecco...” fece il locandiere “... credo che qualcuno abbia parlato di voi a Don Auster... ha chiesto infatti di vedervi e vi attende al Palazzo Gaudioso...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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