A quelle improvvise parole di Altea, il padrone del castello alzò lo sguardo in alto, verso la finestra della sua stanza.
“I fiori” disse l'uomo all'avventuriera “sono tutti meravigliosi, speciali... racchiudono ciascuno un significato, una verità... un fiore che sboccia è un dono e quando accade è segno di buona fortuna... ed è naturale che il Re di tutti i fiori possegga un valore inestimabile... si...” annuì “... conosco la leggenda del Fiore Azzurro... ne ho sentito parlare da qualche bardo e da qualche sognatore... ma ho sentito parlare di tante cose belle e in verità di esse non ne ho vista nessuna...” stava imbrunendo “... sarà meglio rientrare...” rivolgendosi al suo giardiniere “... prestò farà buio... e il freddo aumenterà... lasciamo il posto alle ombre della notte...” con un cenno salutò Altea e rientrò.
Dopo un po', di nuovo, Altea udì la meravigliosa melodia di Elvet ingentilire il maniero.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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