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Vecchio 28-02-2014, 14.36.21   #950
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Mangiai in silenzio quello che mi davano, senza nemmeno sentirne il sapore.
Tornai a stendermi dove mi ero svegliata.
Non riuscivo a ricordare. Possibile che mi fossi arresa così facilmente? Non avevo nuove ferite, dunque non avevo lottato?
Io? No, impossibile, mi dissi.
Eppure, ero lì, imprigionata, disarmata. Che razza di donna cede in una situazione simile? Non io! Ero sempre stata categorica su questo. E invece l'avevo fatto, non avevo saputo resistere.
Come potevo fissare il mio riflesso nello specchio? Con che coraggio?
Mi ero arresa, arresa senza lottare.
Ero disgustata e allibita dal mio comportamento.
A cosa mi era servito imparare a combattere? A cosa erano serviti i sacrifici, tutto quello che avevo imparato?
Mi ero fatta sopraffare dal dolore. Mi ero lasciata andare, mi ero arresa.
Non riuscivo a capacitarmi di quel comportamento. Provavo un forte senso di disgusto verso me stessa.
Sentii le lacrime affiorare, e qualcosa nei miei occhi si spense.
Non avevo fatto che prendermi in giro per tutti quegli anni. Al momento decisivo avevo ceduto senza lottare. Non mi sarei mai perdonata, mai.
Evidentemente non ero la donna che credevo di essere.
E di questa Clio che disprezzavo avrei fatto volentieri a meno.
Karel si meritava di meglio, cosa se ne fa di una donna che si arrende così facilmente? È stata una fortuna che non mi abbia sposato. Troverà una donna alla sua altezza.
Chiusi gli occhi, non mi importava più nulla, in preda ad una tristezza talmente profonda da sopraffarmi.
Era un incubo, il peggiore di tutti. Mai avrei creduto di arrivare a perdere la stima di me stessa. Ma riuscivo a provare solo disgusto e disprezzo, con un vuoto improvviso nell'anima.
Volevo solo dormire, dormire e dimenticare.
E mi addormentai.

Ultima modifica di Clio : 28-02-2014 alle ore 16.48.33.
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