Si narra che Taddeo raggiunse la Chiesa della Scafata tramite un'imbarcazione, traghettata da un nocchiero sordo, muto e cieco.
La Chiesa, dedicata alla Vergine di Costantinopoli, conservava il sarcofago presso l'altare, chiuso da una robusta e spessa catena.
L'eroe lesse l'arcano inciso sulla pietra del sepolcro e lo decifrò.
A quel punto la catena si spezzò e il sarcofago si aprì, mostrando la divina spada.
Le Cronache Eroiche affermano che era formata da più materiali.
Ferro e titanio lunare caduti dal cielo, probabilmente da un meteorite, con acciaio, il materiale preferito dagli abili fabbri Afravalonesi.
Insomma, Parusia univa cielo e terra nella sua lama.
Citazione:
Originalmente inviato da Clio
Allora, proverò a rispondere: LA LETTERA I
mattInata
pomerIggIo
sera
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Cosa dire, milady?
Vi siete dimostrata abile, scaltra ed arguta, risolvendo l'enigma proprio come in passato aveva fatto il mio leggendario antenato!
Magari in futuro sarete anche voi un'ottima cacciatrice di armi (chissà, forse proprio in uno dei nostri gdr!)

I miei complimenti, lady Clio
Lady Altea, ahimè, non era Venere la soluzione all'arcano!