Annuì seria alle ultime parole della Dama del Lagno e poi sentenziai davanti a tutti: "Molto bene, partiremo all' istante amici miei!....Vado a cambiami d' abito e a prendere le mie cose. Ci vediamo fuori dal castello con Dante!.....Milady....vi sarò sempre grata per la vostra ospitalità e il vostro aiuto".
Detto questo feci un leggero inchino e mi avviai verso la stanza dove mi ero coricata la sera prima.
Mi tolsi lo splendente vestito, le iridescenti scarpe e la coroncina di farfalle blu.
Decisi di mettermi uno dei miei abiti maschili.
Era un abito formato da una camicia bianca come le calzamaglie e da una giacca aderente di velluto nero con delle rifiniture d'oro come le scarpe.
Indossai una mascherina nera traforata e un mantello di velluto nero col cappuccio. Calai il cappuccio sul mio marmoreo viso, in modo tale che nessuno mi avrebbe riconosciuto se si fosse addentrato nella foresta.
Presi la faretra, l' arco, la Borsa Rimpicciolente e la Spada di Fuoco Fatuo.
Fatto ciò, mi diressi davanti al portone della casa della Fata del Lagno, in attesa che lei facesse emergere il palazzo dalle acque di quello stagno-fiume.