Tutto si era ripetuto.
La messa, poi di nuovo la casa del Borgomastro.
L'uomo fissò Elisabeth e sorrise, come a volerla rassicurare.
“Recatevi nel cimitero del villaggio...” disse “... la terza tomba sulla destra, una volta passata la statua dell'Angelo Vegliante... è una sepoltura senza nome apparentemente... ma pulendo ciò che resta della lapide, riuscirete a leggere il nome inciso sulla pietra...”
Elisabeth aprì gli occhi di colpo.
Accanto a lei vi era la bambina, serena ed ancora addormentata.
Erano nel letto della loro stanza.
Daizer invece sembrava non esserci.
E neppure i due monaci.
Ma poco dopo il contrabbandiere tornò nella stanza.
“Ho raccolto altre mele...” mormorò “... crescono sull'albero che c'è nel giardino della locanda... almeno non c'è bisogno di aspettare nessuno per coglierle... visto che anche stamattina il villaggio sembra disabitato... ancora una volta...”
Infatti da poco aveva iniziato ad albeggiare.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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