Così, mano nella mano, Eilonwy e quella bambina cominciarono a correre per i lunghi corridoi di quel palazzo, fino a raggiungere un meraviglioso giardino.
Era fatto da vari canali, tutti attraversati da acqua purissima e trasparente dai riflessi di giada, che scorrevano tra cespugli fioriti.
Di tanto in tanto, tra le rose, i tulipani, le orchidee ed i loti, magnifiche fontane, di puro marmo di svariati colori, sorgevano liberando guizzanti getti che generavano, scivolando in acqua, quasi una magica melodia.
Piccole cascate, poi, scorrevano tutt'intorno a quel giardino, fuoriuscendo da rocce muschiate, come se fossero sorgenti naturali.
La bambina, ad un tratto, raggiunse una delle statue che abbellivano quel luogo.
“Salute a voi, cara ninfa...” disse rivolgendosi a quella “... come possiamo io e la mia amica” indicando Eilonwy accanto a lei “liberarci della maledizione che ci affligge?”
“Chi ha imposto su di voi tale sortilegio?” Chiese la statua, dopo essersi incredibilmente animata davanti a loro.
“La malvagia strega Isolde.” Rispose la bambina.
“Allora dovete trovarla e costringerla a togliervi l'incanto.” Sentenziò la statua, per poi tornare immobile nella sua marmorea bellezza.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|