Fraven restò a fissare Clio negli occhi.
“Non fidarti di lei, Fraven...” una ragazzina che era con lui “... forse anche loro voglio catturare il tuo amico cavaliere...”
Il bambino continuò a guardare lo sguardo di Clio.
Poi i suoi occhi scesero sulla corazza e sulla spada della ragazza.
“Siete un cavaliere anche voi, vero?” Chiese al Capitano della Guardia del Re. “Si, lo siete... quelli che lo cercavano erano diversi... avevano le armi, ma non erano cavalieri...” si voltò allora verso la ragazzina che era con lui “... non temere, Nydia... non credo siano cattivi...” tornò a fissare Clio “... un cavaliere non mente mai...” mormorò “... mi fiderò di voi...” e fece cenno di seguirlo.
Fraven, così, condusse Clio ed i suoi in un luogo che conoscevano bene.
La casa di piacere dove molti soldati andavano a svagarsi.
Il bambino li portò poi sul retro, dove c'era un'entrata di servizio adoperata da clienti che non amavano dare nell'occhio.
“Io non posso entrare qui...” fece il piccolo “... mia madre non vuole... però da questa entrata vi ritroverete all'interno della casa, dove si trova sir Guisgard...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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