Daizer ascoltava stupito le parole di Elisabeth, ignorando in gran parte ciò che la maga diceva.
“Signora...” disse il Borgomastro “... non sta certo a noi giudicare l'anima di un defunto... quello che posso dirvi è che gli autori del sacrilegio hanno ben poco di Cristiano... in verità molte altre sepolture sono state violate e dissacrate a causa loro... e in aiuto dell'anima di cui vi parlavo sono giunte molte messe in suo suffragio... e proprio per queste preghiere voi e vostro marito avete trovato quel frammento nel cestino... dunque ora spetta a voi seppellirlo, per dare pace a quell'anima... ovviamente non siete obbligati, ci mancherebbe... ma se rifiuterete questo atto di pietà e carità, non riuscirete mai a scoprire i delittuosi fatti che accadono nel bosco... e il vostro arrivo qui sarà stato totalmente inutile...”
Gli occhi del borgomastro, vivi e penetranti, restarono a lungo in quelli di Elisabeth...
Il Sole era alto ed un leggero raggio sembrava danzare sul volto di Elisabeth.
La donna, così, si svegliò.
Era nel letto di quella stanza che avevano preso alla locanda ed accanto a lei, ormai sveglia, c'era la bambina trovata nel bosco.
Fissava Elisabeth immobile, senza dire nulla.
Dal tinello, invece, si udiva la voce di Daizer che canticchiava mentre si faceva la barba.
La scena in chiesa e poi quella nella casa del Borgomastro erano state dunque solo frutto di un sogno?
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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