Indossai la faretra con l' arco e legai la cintura con la guaina della mia fidata e soprannaturale spada alla sottile vita. Legai la Borsa Rimpicciolente alla sella del mio nero destriero e feci appoggiare il merlo sulla mia spalla.
"Grazie per tutto, Lady Galatea!!!....State attenta mi raccomando!!!...Andiamo amici miei, l' avventura ci aspetta!!!" dissi con coraggio.
Vidi da lontano la gente gridare e percuotere i proprietari dei cavalli che volevano rubare.
Spronai Dante e come un fulmine mi ritrovai fuori dalle mura di Afravalone. Galoppai come una pazza per tutto il giorno per metà campagna. Alla fine, decisi di sostare vicino a un limpido laghetto in una valle, dato che il giorno stava per finire. Mancava ancora una mattinata ad arrivare da quella Strega Nera!!!
Mi tolsi gli abiti, la ghirlanda e le calzature e li misi dentro la mia magica sacca.
Mi buttai a capo fitto in quel lago. Sott' acqua mi trasformai in sirena.
Incominciai a pescare trote salmonate e dissi ad Aladiah di accendere un fuoco per cucinarle.
Diedi al mio amico merlo una manciata di lombrichi e a Dante un po' d' erba secca.
C' era un silenzio di tomba in quella valle! Non c' era anima viva!
Neanche un brigante, un contadino o un taglialegna. Meglio così!
"Come si sta bene qui !!! Non c' è proprio nessuno!!! Voi come state ragazzi?" chiesi dato che li vedevo un po' preoccupati.