Sentivo le voci acclamare il vincitore come lontano.
Ma io non avevo vinto, quello schiavo l'aveva fatto apposta.
Povero Gufo, ecco cosa succede a delegare le proprie faccende ad un altro.
Rinfoderai la spada, è scesi veloce dal campo.
Mi avvicinai ai mercenari.
"Domattina vi attendo in caserma, con i vostri luogotenenti, verrete messi al corrente dei vostri compiti in questa lotta.." Guardai Gufo e gli altri "Da questo momento, mi aspetto disciplina, serietà e piena collaborazione... Siete qui per questo, dopotutto.. E basate bene che la prossima insubordinazione, come per qualunque soldato dell'esercito di questa terra, verrà punita secondo la legge marziale.. È tutto, signori, siete congedati, potete andare..".
Senza aspettare risposta, mi voltai e raggiunsi i miei uomini, per festeggiare con loro.
"Allora, canaglie, spero abbiate spillato un po' del nostro stesso denaro a quegli uomini scommettendo sul vostro capitano, visto che mi ritenevano una fanciulla indifesa.." Risi, felice.
Il duello non mi aveva dato soddisfazione, non c'è gusto a vincere così, ma infondo nemmeno a combattere contro uno schiavo.
Ma avevo molte cose per cui vivere.
Chiamai Astin "Ascolta, il principe Karel voleva assistere al duello, nonostante i miei avvertimenti, gli ho detto di confondersi tra voi con la sua scorta, l'hai visto?".
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