del tuo Animo a cui alla solitudine hai ceduto...
quell'amata solitudine dove amo sovente il mio poter naufragare
nell'eterno girotondo di acquitrini oramai passaggio di bare,
appoggiato all'ultimo anelito di una fioca candela,
come eterna speme di una zattera senza vela,
ancora osservo lontanazne argentate immerse in isola benedetta,
oggi, che nella risalita di una nuova stazione, ritrovo il tuo volto, mia diletta...
Taliesin, il Bardo
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"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
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