Karen non disse nulla a quelle parole di Clio.
Restò con i suoi occhi in quelli di lei.
Fu un lungo istante.
Un istante indefinito.
E poi, con un gesto tanto dolce quanto improvviso, Karen portò le sue mani sul viso di lei e la baciò.
E nel baciarla le mani di lui scivolarono lungo il collo di lei e poi sulle sue spalle, facendo cadere a terra il mantello che fino ad un momento prima li riparava dall'incessante pioggia.
Poi la prese in braccio e la portò dentro, adagiandola accanto al camino acceso.
E qui la baciò ancora.
“Un duello...” disse piano, mentre la legna ardeva nel focolare “... che duello? Dimmi contro chi e lo combatterò al posto tuo... dopotutto ho rischiato la tua collera con questo bacio, no? E forse potrei andare oltre stasera se non mi fermi... credi dunque che possa temere qualcosa in questo momento? No, nulla... neanche il mondo intero...” e la strinse a sè, in un tenero abbraccio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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