Clio, accompagnata dai suoi quattro soldati, raggiunse il Senato.
Poco dopo fu condotta dal senatore Bool.
L'uomo era in una sala marmorea in compagnia di alcuni funzionari.
E nel veder arrivare la ragazza congedò subito i presenti, fatta eccezione per i quattro soldati di Clio.
“Capitano...” disse il senatore fissandola “... mi sono state riferite alcune voci, come dire... insensate... ho sentito parlare di provocazioni, duelli e roba simile... e quelle voci avevano voi come protagonista... io, lo ammetto, spesso non mi sono trovato d'accordo con voi riguardo a varie questioni... eppure ho sempre nutrito stima verso la vostra persona... conosco da sempre vostro padre e se egli ripone in voi tutta la sua fiducia, io non posso certo ritenervi incapace del compito che vi è stato affidato... e proprio per questo ho fatto severamente punire colui che ha messo in giro quelle voci... voci secondo le quali voi domani affronterete in una sorta di singolar tenzone uno dei mercenari pagati per difendere il reame... ovvio che il Capitano della guardia del re non può essere così sciocco... mi sono detto.” Sentenziò.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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