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Vecchio 29-01-2014, 01.13.39   #580
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Clio, prima di raggiungere la caserma, passando per la casa di suo padre, aveva fatto la veloce conoscenza di un nuovo servitore.
L'uomo si era presentato come Nestos, senza però definirsi servo.
Egli infatti parlava di sé come medico di fiducia del capitano suo padre.
Lasciata poi la caserma, Clio si diresse verso Piazza dei Migliori, dove l'attendeva l'inviato di Gheorgis.
E qui, infatti, poco dopo il suo arrivo, la ragazza fu avvicinata proprio dal messo del senatore.
“Capitano, vi stavo aspettando.” Disse l'uomo. “Non abbiamo molto tempo... seguitemi, prego, vi condurrò dove i senatori stanno per incontrare i mercenari.”
Raggiunsero così un'altra caserma cittadina, un tempo destinata all'addestramento dei cadetti della Guardia Ecclesiastica ed ora invece offerta ai mercenari come quartier generale.
“Veniamo a nome del senatore Gheorgis...” avvicinandosi il messo alla sentinella sull'ingresso “... il capitano Clio” indicando la ragazza con lui “ha ricevuto l'ordine di presiedere all'incontro della delegazione senatoria con i mercenari.”
La sentinella annuì e chiamò un altro soldato, che condusse Clio ed il messo in una saletta.
Qui vi era la delegazione del Senato che attendeva l'arrivo dei mercenari.
“Capitano Clio...” stupito uno dei senatori “... come mai qui? Nessuno ci aveva informato della vostra presenza...”
“E' stato il senatore Gheorgis a deciderlo.” Fece il messo.
Ma proprio in quel momento nella saletta arrivarono tre uomini.
“Salute a voi...” salutando i presenti uno dei tre “... sono Gufo Scarlatto, comandante della Compagnia dei Gufi. Questi sono” indicando i due che erano con lui “i miei luogotenenti... Boyke e Koim.”
I senatori risposero ai loro saluti, ponendo ai tre il benvenuto nel loro reame.
“E questa?” Domandò sorridendo Gufo, accorgendosi di Clio. “E' forse un dono di voi senatori? O magari un anticipo sulla paga pattuita?” I suoi due luogotenenti risero. “E perchè mai le donne qui le abbigliate con delle uniformi?” Chiese poi divertito, restando a fissare la ragazza.
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