"Dimenticate che siete stato voi a regalarmi questa spada, dunque ella stessa mi parla di voi.." Sorrisi, accarezzando dolcemente il fiore tra i miei capelli "È bellissimo, grazie..".
Avrei voluto dirgli che anche lui mi sarebbe mancato, che una parte di me avrebbe voluto restare in quell'angolo di pace, con lui.
Ma non potevo, c'erano troppe cose a cui badare.
Lasciai la villa e raggiunsi prima il palazzo di mio padre, qui mi liberai dell'abito, indossando l'uniforme.
Passai poi dal palazzo reale, per informare la guardia del principe perché lo raggiungesse, raccomandando loro la massima discrezione.
E, finalmente, mi diressi verso la caserma.
In poco tempo, ero di nuovo me stessa, nella mia uniforme, e in quella che assomigliava sempre più ad una casa e una famiglia.
Eppure, le parole di Karel continuavano a rimbombarmi nella mente, la delicatezza con cui aveva posato il fiore nei miei capelli, il suo sorriso, quelle parole.
Era davvero difficile descrivere come mi sentivo in quel momento.
Trovai Astin e ascoltai il suo resoconto.
"Dovevano solo provarci a non richiedere la mia presenza, che ne sanno quei politici di come dovranno comportarsi quegli uomini?" Scossi la testa "Devo andare, fammi sapere se hai notizie di Nikis, che comincio a preoccuparmi..".
Lasciai così la caserma per raggiungere il Palazzo dei Migliori, ansiosa di confrontarmi con quei mercenari.
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