La mia decisione destò clamore..ognuno diceva la sua..e io li guardavo uno ad uno.
"Tylesia..ora volete andare a Tylesia?" dissi osservando Gyen e Tyssen perplessa..."e cosa vi dice quella sia la strada giusta?".
Rimasi un attimo in silenzio.."Va bene, non seguirò la strada sola..ma per una sola ragione..poichè mi fido e seguo il buon consiglio di frate Pich, egli non vorrebbe sicuramente mi succedesse qualcosa..quanto a voi..Tyssen" e lo guardai negli occhi perplessa dopo le parole dell'abate "dovete come sempre desistere dal fatto che un giorno cederò alle vostre lusinghe e le nostre strade, come sempre si separeranno e si reincontreranno, forse, per i nostri viaggi".
Silenzio...osservavo il nano Gyen...perchè mai l' Abate Nicola non aveva voluto dar una risposta a quella richiesta di aiuto di lady Consel? Era strano, un uomo di Chiesa non nega mai l'aiuto del buon Dio e da quello che avevo capito dal priore del Convento di San Michele Arcangelo era pure in ottimi rapporti col Ducato di Capomazda e quasi riverito...forse avrebbe agito da solo?
Mi voltai, nuovamente, verso la grotta ed ebbi un sussulto..dovevo tornare..sola..come si torna dal proprio padre confessore.
"Aspettatemi qui..un attimo..io ho bisogno di parlare sola con l' Abate..per un fatto mio personale".
Rientrai nella grotta..ormai era quasi buio ma la luce flebile della candela mi conduceva nel suo angusto studio e camminavo a tentoni toccando quell'antro di pietra fredda e stalatiti.."Abate Nicola..sono Altea..scusatemi se mi ripresento a disturbarvi ma vengo come umile devota al cospetto del Signore..poichè ho commesso un grave errore..ho giurato sulla Vergine di non amare nessuno..il mio Padre confessore mi disse non ero legata a nessun pegno..eppure..io temo a trasgredire alla Promessa fatta. Io sono coraggiosa...e vi sembrerà strano io abbia proprio paura dell' Amore..vi prego di aiutarmi."...finite quelle parole mi trovai proprio davanti al suo tavolo..i fogli sparpagliati messi in ordine prima a celare i suoi studi come avevo notato..mi guardavo in giro..ancora il silenzio e terminai.."Se ritenete di non dovermi aiutare od ascoltare..allora prenderò coscienza dell'errore fatto, come avete detto voi..e dovrò scontarlo per tutta la Vita" continuando a guardarmi attorno tra gli strani oggetti e i vari libri..forse parlavo col Nulla..l' Abate non avrebbe dato peso alle mie parole.