Claren cominciò a mescolare in un piccolo sacchetto le pietre con incise sopra le Rune.
Ma Karen, senza dire nulla, si avvicinò a Clio, portando le sue mani prima sulle spalle e poi lungo le braccia della ragazza.
E la strinse in modo improvviso a sé, facendo sentire la schiena di lei contro il suo petto.
“Perdonatemi, Clio...” disse piano “... sono stato uno sciocco... ho detto tante cose e tutte rivolte a me stesso, quasi senza badare a ciò che pensavate voi... ed ora invece mi accorgo che i vostri occhi mi appaiono un po' meno luminosi...” lei sentì le mani di lui stringere ancor più le sue braccia “... vi siete sentita giudicata... ma non volevo, davvero... è vero, sogno un mondo senza guerre, né contese... ed anche senza gerarchie...” sorrise in maniera quasi impercettibile “... se mi sentissero i senatori, ma anche i nobili del regno, beh, mi prenderebbero per un folle... ma è così... è questo il mondo che immagino... e prima... vedendovi con questo abito, senza più la vostra uniforme, ho visto tutti i miei sogni realizzati... vi confesso che temo, talvolta, che le battaglie e la disciplina possano respingere in voi i sentimenti che le donne provano... si, lo confesso, infondo sono stato geloso... geloso che possiate desiderare ed amare la vostra vita più di qualsiasi altra cosa... per questo ho cercato di vedervi e di farvi sentire come voglio io oggi... ma sono stato uno sciocco... e forse, se voi foste diversa, io non sarei qui oggi... ho incontrato molte dame... eleganti, sfarzose, belle... ma tutte mi apparivano vuote... voi invece...” sospirò “... forse ho detto anche troppo... magari vi sto sembrando un povero idiota... un idealista... ma è ciò che penso e sento... e voglio solo dirvi una cosa... non desidero essere in alcun posto in questo momento che non sia questo piccolo orticello sotto la pioggia... e non vorrei, vi giuro, avere al fianco nessuna elegante e bellissima donna di corte... nessuna che non siate voi, Clio...”
“Le Runa hanno parlato...” all'improvviso Claren, osservando le pietre sparse davanti a lei.
“Benissimo.” Voltandosi verso la donna Karen. “ E cosa hanno rivelato?”
“Quando Amore dal purpureo mar crepuscolare sorgerà” fece Claren fissando Clio “due teneri amanti per sempre benedirà...” poi guardò le altre Rune che aveva estratto.
E per un attimo qualcosa la turbò.
Alzò allora lo sguardo su Karen ed i suoi occhi tradivano una forte inquietudine.
“Allora?” Fissandola il principe. “Cos'altro hanno rivelato le Rune?”
La vecchia finalmente scosse il capo e tornò a guardare le pietre.
Non disse nulla e frettolosamente le rimise nel sacchetto.
“Dunque?” Domandò Karen.
“Nulla, mio signore...” mormorò Claren “... sono vecchie tradizioni di un mondo lontano... meglio non dar ad esse molto peso...”
“Come sarebbe a dire?” Stupito il principe. “Fino a poco fa dicevi che racchiudono una profonda verità!”
“Sono vecchia e stanca” replicò lei “e capita sovente ormai di non riuscire più a leggere le loro parole... mio signore, tornate al vostro palazzo e dimenticate questo sciocco momento... ora perdonatemi, devo andare...” si alzò e nell'allontanarsi si voltò ancora a fissarlo “... che Dio abbia pietà di voi e di noi tutti...” ed andò via, svanendo sotto la pioggia.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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