Il giorno era ormai giunto e il chiarore del Sole invase ogni angolo di quel luogo.
Daizer preparò i cavalli, legandoli poi al suo carro corazzato.
Poco dopo tutto era pronto per la loro partenza.
Così, Elisabeth, i due monaci ed il contrabbandiere si mossero alla volta del bosco.
La natura appariva lussureggiante ed incontaminata, con il verde degli alberi che sembrava rivestire ogni tratto di quel cammino tra piante secolari e fiori di rari colori.
Ben presto però il tempo mutò bruscamente e al Sole si sostituì un cielo coperto ed un'aria umida e pesante.
Il carro avanzava piano su un terreno divenuto di colpo fangoso ed angusto.
Dopo un po', quando ormai furono nel ventre di quella macchia verde, videro qualcosa.
Qualcuno era seduto su una piccola pietra, proprio ai margini della viuzza tracciata tra il pietrisco e la melma.
“Guardate...” disse Daizer agli altri “... c'è qualcuno seduto accanto alla strada... sembra una bambina...”
Infatti era una proprio una bambina, dal volto sporco e l'aria impaurita.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|