Daizer restò sorpreso da tutto ciò.
“Un momento...” disse ad Elisabeth “... voi conoscete diversi trucchi e dico dunque che non vale la nostra partita...” ma poi, quel gioco di prestigio con le monete, le parole di lei ed i suoi occhi, lasciarono una strana malia in quelli di Daizer.
E così il contrabbandiere calò ogni proposito di protesta.
“Si, una notte magnifica...” mormorò sorridendo “... forse anche troppo... e non credo troveremo nulla di paragonabile in quel bosco... si raccontano strane cose su quel luogo... io non ci vivrei mai... non so perchè voi e quei due monaci intendiate andarci, ma fossi in voi non lo farei... già...” fissando il cielo che però in breve andò coprendosi di nubi “... non sono in voi io... e di certo non lascerei mai andare una donna come voi in un luogo simile... ma suppongo che ciò non abbia alcun valore, visto non sono neanche il vostro uomo... e sia...” aggiunse “... raggiungiamo i vostri amici monaci e prepariamoci a partire... ho promesso di condurvi là e manterrò la mia parola...” le fece ancora l'occhiolino “... del resto, se vi fidate di me, di certo non vi farà paura neanche il lupo cattivo che si nasconde del bosco...” e rise di gusto.
Poco dopo raggiunsero il casolare dove i due monaci erano ad attenderli.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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