Il grosso albero cominciò a bruciare lentamente, fino a quando, dopo un po', le fiamme lo avvolsero ben bene.
“Occorrerà un po'” disse Tyssen “che bruci del tutto... ma almeno saremo al caldo...” guardò in alto “... e la luce del fuoco ci permetterà di non dover temere nulla dal buio, visto che ormai è sera...”
Si avvicinò a loro il giovane apprendista.
“Io sarò un cavaliere” ridendo “e come tale devo difendere i veri valori. Ed aiutare chi necessita è un dovere per qualsiasi paladino cavalleresco. Questi sono i veri valori, non quelli che professano i preti.”
“Il tuo aiuto non ci occorre.” Fece Gyen.
“Questi passaggi” replicò l'apprendista “sono come trappole per chi non li conosce. Altri ostacoli troverete proseguendo lungo questo sentiero.”
“E' l'unica strada che io conosco.” Disse il novizio Pich.
“Non rivolgerti a me, prete...” fissandolo l'apprendista “... io non parlo con voi chierici... dunque da me non avrai risposta.”
“Neanche noi” sbottò il nano “vogliamo però rivolgerci a te... per cui riprendi la tua strada e grazie comunque per l'aiuto propostoci.”
Ma proprio in quel momento Altea vide qualcuno.
Era una donna che fissava tutti loro con un enigmatico sorriso.
“Madre!” Esclamò nel vederla l'apprendista.