Pich ascoltò con attenzione Altea.
“L'abate Nicola” disse il novizio “è un uomo fuori dal comune. Dotato di una sensibilità straordinaria ed una conoscenza senza limiti. Egli sa leggere nei cuori e negli animi della gente e conosce come pochi altri la vera distinzione tra il Bene ed il male. Il suo carisma, la sua grande personalità gli hanno permesso di comparire davanti ai potenti del reame, vescovi, baroni, conti, duchi, fino alla corte del re, rendendo le sue parole moniti rispettati ed ascoltati. Persino i signori di Capomazda, uomini definiti dai loro stessi sudditi despoti illuminati, sembrano mostrare soggezione alla presenza dell'abate. Voi non mi crederete ma, io stesso ne sono stato testimone, anche i demoni durante i suoi esorcismi temono la sua presenza. Ed io lo amo come solo il figlio più devoto e l'allieva più sincero possono fare. Perdonatemi dunque ma temo di non potervi aiutare.”
“Perchè mai?” Stupito Tyssen.
“Egli aveva bisogno di solitudine per i suoi studi e per la sua meditazione.” Spiegò il novizio. “Per questo ha deciso di lasciare il monastero e ritirarsi in un eremo inaccessibile e sconosciuto agli uomini.”
“Voi ne conoscete l'ubicazione?” Chiese Tyssen.
“Si, io solo.” Annuì Pich.
“E non ci indicherete quel luogo?” Domandò l'avventuriero.
“Mi spiace, non posso.”
“Allora mi chiedo...” fece Tyssen “... a cosa servono dunque gli uomini di Chiesa? Non sono forse rappresentanti di Cristo? La Sua Chiesa non è dunque nata per aiutare i fedeli? Come può il vostro abate svolgere il suo compito, la sua missione, se si nega ai fedeli bisognosi?”
“Mi spiace, non spetta a me giudicare questo.” Rispose il novizio. “Io rispetto quanto l'abate mi ha riferito.”
“Lady Consel” intervenne Gyen “ha bisogno di lui. Fino a quando l'Abate Nicola era a Capomazda, i Taddei potevano contare sulla sua saggezza. Ora però hanno più che mai bisogno del suo consiglio. Per questo siamo qui. Altrimenti l'intero reame potrebbe andare incontro alla rovina.”
“Lady Consel?” Ripetè meravigliato Pich. “La Granduchessa? Perchè non mi avete detto subito di lei?”
“Conta chi ha bisogno di aiuto?” Fissandolo Tyssen. “Non sono forse tutti uguali gli uomini? Non hanno il medesimo Destino?”
“Messere...” replicò Pich “... i Taddei non sono uomini comuni... e ciò che riguarda loro, spesso, riguarda anche i loro simili...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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