Annuii ad Astin.
"Ottimo lavoro, l'importante è che sia arrivato sano e salvo.. Vedremo se ci vorranno misure particolari per garantire la sua sicurezza.. Ma la gente sembrava felice del suo ritorno, meglio così...".
Ascoltai poi il discorso sulla spia.
"Beato lui.. Vedi quello che riesci a fare.. Non c'è altro., Astin.. Grazie d tutto.." Sorrisi.
Rimasta sola, ripensai alle parole del mio fedele luogotenente.
Il discorso del senato, scossi la testa, come se i senatori fossero felici di rivedere Karel in città.
Lo chiami per nome adesso? Credevo lo ritenessi.. Troppo!
Ancora quell'impertinente parte di me, la ignorai nuovamente.
Cercai di fare ordine nei miei pensieri, ma continuavo a distrarmi.
Beh, ormai devi pazientare... Domattina lo vedrai, domattina potrai parlargli..
Battei forte il pugno sul tavolo, era davvero troppo.
Lanciai un occhiata fuori dalla finestra, era ora di pranzo ormai.
Scesi così nella mensa, dove i miei uomini erano già radunati.
Mi sedetti in mezzo a loro, come sempre.
La loro presenza mi tranquillizzò non poco, e sperai che i loro discorsi quotidiani potessero servire a distrarmi.
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