Tyssen annuì a quelle parole di Altea, prese allora la mappa e la mostrò ai presenti.
Il maestro dell'apprendista cominciò così ad osservarla.
“Ecco, noi siamo qui... sulla sponda del lago...” disse il maestro, indicando la mappa “... da qui il Calars percorre la foresta... in questo punto, invece, c'è Tylesia... oltre poi sono zone ormai perlopiù disabitate, dove sorgono alcune rovine abbandonate della vecchia città... direi quindi di volgere la vostra attenzione qui, dove sorgono alcuni monasteri... tuttavia vi consiglio di essere prudenti, specie con la gente che incontrerete...”
L'apprendista, intanto, li fissava con un vago sorriso compiaciuto.
“Prudenti?” Ripetè il nano. “E perchè mai?”
“Perchè ormai” rispose il maestro “la gente ha cominciato a comprendere la vera natura dei chierici, la loro avidità, la loro corruzione... potrebbe dunque guardarvi con occhi sospetti se vi dimostrerete, diciamo, simpatizzanti della Chiesa...”
“Davvero?” Stupito il nano. “Ciò mi giunge nuovo. Anzi, incredibile direi. Io vivo presso il ducato di Capomazda, dimora dei nobili Taddei, il più florido del reame e il Clero rappresenta, prima ancora dell'aristocrazia guerriera, l'ossatura della società.”
“Qui le cose sono alquanto diverse, mio piccolo amico...” replicò il maestro “... la pressione dei nobili è inferiore e la gente vive con più genuinità ciò che accade... io vi ho dato un consiglio, poi fate voi...”
“Indicateci uno dei monasteri principali.” Fece Tyssen.
“Vi è quello di San Michele Arcangelo...” fissandolo il maestro “... ma per raggiungerlo dovete passare per le pericolose vie montane...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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