Gufo Scarlatto fissò pensieroso Parsifal.
“Ciò che dite non è sbagliato” disse il mercenario al giovane cavaliere “ma io posso disporre dei miei uomini senza concedere loro grandi paghe, se non la spartizione dei nostri guadagni... assoldando invece dei professionisti, quelli potrebbero poi pretendere paghe fisse... ditemi, coloro che conoscete accetterebbero di guadagnare solo i ricavi delle nostre imprese? Ed io potrei fidarmi di loro? O forse sono troppi indipendenti? Io esigo fedeltà e rispetto per il mio ruolo di capo. Se quegli uomini che conoscete possono rispettare i miei dettami, allora potrei accettare di assoldarli. E naturalmente dimostrare a voi la mia riconoscenza, cavaliere.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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