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Vecchio 15-01-2014, 12.43.18   #423
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Sorrisi alla ragazza.
Anche se restai impassibile dietro quel sorriso, la sua reazione mi colpì molto.
Sembravo davvero un uomo? Insomma, era esattamente quello che volevo, così dovevano vedermi i miei uomini, i senatori, ma sapendo bene che non lo ero.
Anche lui mi aveva visto così? Per quello mi degnava di quella imbarazzantissima confidenza? Effettivamente, se avesse portato un'altra ragazza a passeggiare nel parco la sera della festa, sarebbe stato sconveniente, ma nessuno aveva avuto da ridire che lo accompagnassi, ero lì per proteggerlo, infondo. Quel pensiero mi soffocò.
Avevo faticato anni perché mi trattassero come un uomo, ma l'idea di sembrarlo ai suoi occhi era insopportabile.
Una piccola parte di me, però, sentiva che non era così.

Lo vidi avvicinarsi sorridendo.
"Io mi ritiro ora, capitano.." Disse "Grazie ancora per essere venuta di persona..".
Sorrisi, inchinandomi leggermente "Dovere, altezza..".
Lui alzò gli occhi al cielo, e mi guardò con aria di rimprovero. Durante la passeggiata nel giardino, mi aveva nuovamente invitato a chiamarlo per nome. Molti l'avrebbero giudicato un onore, e lo era senz'altro, ma per me era decisamente.. Troppo. Mi trattava già in maniera troppo confidenziale.
"Fate buon viaggio..." Senza staccare gli occhi dai suoi.
Lui si limitò a sorridere e a tendermi la mano, quando la strinsi il suo sorriso si allargò "Temo di dover chiedere il vostro perdono...".
Lo fissai stupita "E per che cosa, mio signore?".
"Per questo.." Sussurrò lui, e con un gesto, rapido e delicato, voltò la mia mano, se la portò alle labbra e la baciò.
Un fremito attraversò tutto il mio corpo a quel lieve contatto, così morbido e delicato, eppure così rovente.
Cercai di restare impassibile con tutte le mie forze, ma mi accorsi di non riuscire a parlare, mi chiesi se non avessi smesso di respirare.
"Vi prego di credere che non era mia intenzione mancarvi di rispetto.." Sussurrò, senza staccare gli occhi dai miei.
Annuii, sbattendo le palpebre, con la speranza di ritrovare un po' di lucidità.
Lui sorrise "Buonanotte, Clio..".
"Buonanotte... Karel" mormorai.


Quel ricordo mi tranquillizzò.
"Non preoccupatevi, Maria.. Siete stata molto coraggiosa, e apprezzo la vostra dedizione.. Se siete così sicura di farcela, mi fiderò di voi...".

Citazione:
Ma proprio in quel momento qualcuno bussò, per poi entrare.
“Oh, perdonate, capitano...” vedendo che Clio era occupata.
Poi si accorse che il suo capitano era con sua sorella.
“Maria?” Stupito. “Cosa ci fai qui?”
Ma Maria non rispose nulla, per poi voltarsi a fissare Clio.
"Astin.. Entra, entra.." Sorrisi "Tua sorella cercava te, in realtà, ma io non mi sono fatta sfuggire l'occasione di conoscerla.. Spero non ti dispiaccia.. È una ragazza incredibilmente in gamba.." Guardando prima lei poi lui.
"Volevi dirmi qualcosa?".
Tenere Astin all'oscuro era la cosa migliore, ma se fosse successo qualcosa a sua sorella, non me l'avrebbe mai perdonato, così come non me lo sarei mai perdonata io stessa.
Ma la determinazione paga il più delle volte, e quella ragazza era determinata. Perché non darle una possibilità? Se mio padre avesse valutato i rischi che correvo, mi avrebbe insegnato a ricamare.
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