I mercenari lasciarono il campo e ripresero il loro cammino, diretti alla città di Afravalone.
Gufo Scarlatto guidava i suoi soldati galoppando davanti a quella brigata di ventura, con Parsifal che gli stava accanto.
“Voi siete di certo” disse ridendo al cavaliere col falco “una figura di guerriero molto particolare... sembrate uscito da una di quelle tradizioni antiche che ancora oggi pullulano da queste parti...” lo fissò “... in effetti non vi nascondo che i vostri modi e le vostre parole in qualche modo potrebbero, come dire... impressionare i nostri religiosissimi Afravalonesi... il loro re è Cristiano e di tale Fede sono intrisi anche quasi tutti i suoi nobili condottieri... tuttavia non avremo nessun tipo di obbligo verso di loro, se non quello di mostrare la legge del ferro ai nemici che minacciano il loro reame... si tratta di ribelli, stando a quanto mi hanno riferito i messi inviati dal loro Senato per ingaggiarci... ribelli che come serpi striscino nel silenzio e nella notte, per colpire a tradimento dove il regno è più debole...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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