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			Sorrisi a Sir Riccardo e dissi: "No, non ho alcun fidanzato.......e mio padre non mi ha mai promessa a nessuno perchè, secondo lui, ero abbastanza matura ed intelligente per scegliermelo da sola l' uomo da sposare. Mio padre e mia madre avrebbero avuto solo come compito quello di metterlo alla prova e di vedere di quale casato o regno appartenesse, in modo tale da farmi vivere sempre in un modesto lusso. Altro compito dei miei genitori era di constatare se mi amasse veramente e se fosse un bravo ragazzo/uomo".Poi, dopo aver detto ciò, presi la borsa magica fatta da Coco, la quale bastava avvicinare un qualunque oggetto e di qualunque dimensione e peso ai bordi della borsa che subito diventava grande quanto il palmo di una mano e leggera come una moneta d' argento, e la misi per terra.
 Infatti, prima della fuga, Coco aveva ficcato in quella borsa tutti i miei vestiti, la mia armatura, borracce d' acqua e di Vin Santo, focacce di croccante pane, un set da cucito, delle bianche bende, i cosmetici da donna con la spazzola per capelli, la "Divina Commedia" di D. Alighieri, il "De regimine principum" di E.             Romano, il "De Principatibus" di N. Machiavelli e la Sacra Bibbia (questi erano i miei libri preferiti).
 Senza farmi vedere dal cavaliere tirai fuori una borraccia contenente Vin Santo, il set da cucito e le bende.
 Mi avvicinai a Sir Riccardo e dopo aver pulito la ferita con un po' d' acqua, la disinfettai con il Vin Santo. Dopo questo, sterilizzai l'ago sul fuoco e gli ricucii la ferita.
 Per finire l' opera, spalmai l' unguento di Aladiah e Coco sulla ferita e fasciai ben bene il paladino.
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