Lancelot,mi fa davvero piacere discutere con te.Però ritengo che tu stia un po perdendo di vista il concetto iniziale,trasportando la questione su un altro piano logico.In tante cose c'è accordo di pensiero tra la maggioranza degli individui, come negli esempi che tu facevi...per esempio sull'omicidio.Eppure come tu stesso ricordi ci sono uomini che differiscono nel pensiero e nell'azione su tale principio;è comprensibile che tu dica che uccidere un uomo è male,la maggior parte degli uomini del nostro tempo della nostra cultura la pensano in questo modo.Tuttavia non possiamo prepotentemente affermare che ciò sia oggettivamente ingiusto,perchè l'oggettività non fa parte di noi..la minoranza degli uomini che la pensano diversamente da te ritengono che sia tu in errore,che in alcuni casi la morte di un uomo sia giusta,indispensabile ed inevitabile. Il palestinese che combatte per l'indipendenza della sua nazione ritiene che sia ciò che è più sacrosanto al mondo fare strage degli israeliani;parte degli stati americani ritengono che un omicida debba essere punito a sua volta con la morte.Chi ha ragione?tu o loro?siamo tutti uomini e l'idea di nessuno può essere considerata migliore o più fondata delle altre,ed è per questo che dico analizzando ciò che vedo che il bene,la verità ultima universale ed oggettiva non esiste,almeno per gli uomini.Esiste ciò che ogniuno intimamente crede e che fortemente deve perseguire...ma nessuno deve pretendere di fare la cosa giusta oggettiva,non siamo gli oniscienti architetti dell'universo.Anzi, purtroppo devo dire che se analizziamo la natura,l'universo,la vita...scorgiamo che in realtà questi nostri valori (perchè chiaramente anche io,come la maggior parte del genere umano,mi riconosco nei valori della vita che tu mensioni)non trovano riscontro.La nostra stessa esistenza allora dovrebbe essere vista da noi come una profonda ingiustizia,siamo destinati a morire;noi, come tutte le altre forme di vita uccidiamo per vivere,e non potremmo fare altro.Infine ti dico,viviamo con i valori del bene che sentiamo nostri...speriamo che anche gli altri si riconoscano nei nostri,lottiamo per vederli quanto più realizzati possibile,tendiamo alla perfezione...ma non pretendiamo di raggiungerla perchè forse per noi essa non esiste.
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O fortuna imperatrix mundi!
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