Parsifal, così, mutò il suo aspetto, pronto a giungere nel campo ed affrontare la difficile situazione.
“Bada” disse Alanius al cavaliere “di essere prudente... quegli uomini sono mercenari, abituati a combattere e guardarli credo che siano preceduti anche da una certa fama alquanto sinistra... presta attenzione soprattutto al loro capo... quel Gufo Scarlatto sembra essere un tipo poco raccomandabile... usa la testa, prima della spada... sono una trentina e tu soltanto uno... sono certo che ve ne sono altri nei paraggi armati con archi e balestre, pronti perciò a renderti un facile bersaglio... inoltre devi proteggere anche gli altri uomini del campo, che quei mercenari hanno reso all'impotenza... sii prudente dunque... io intanto cercherò di trovare una soluzione a questa brutta faccenda...”
Parsifal, allora, entrò nel capo e parlò al leader dei mercenari.
“E voi chi siete?” Fissandolo Gufo Scarlatto. “Da dove siete sbucato?” Lo guardò meravigliato.
“Attento, capo!” Gridò un mercenario. “Forse è un fantasma!”
“Sciocchezze!” Esclamò Gufo. “Gli spiriti non abbandonano mai la loro triste e muta dimora prima che il Sole sia tramontato!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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