Così, insieme al suo falco e in sella al fido Nexus, Parsifal cominciò ad addentrarsi nella foresta.
Era ormai quasi buio e tutto sembrava mutare velocemente intorno a loro.
Appena un leprotto, attardatosi a tornare nella tana prima delle tenebre, uscì allo scoperto, il falco subito si lanciò su di esso, afferrandolo per gli artigli e portandolo poi al suo padrone.
“Ecco...” disse il falco a Parsifal “... accendi un fuoco e stasera avremo una cenetta assai deliziosa...” posandolo ai piedi del cavaliere errante.
Poi, ad un tratto, di nuovo il rintocco delle campane.
“Ancora quella cappellina...” mormorò il falco, andandosi a posare di nuovo sul braccio di Parsifal “... eppure è strano... l'ho vista dall'alto e credo sia del tutto abbandonata... spero non sia sconsacrata... di tutto abbiamo bisogno stasera, tranne che di incontrare qualche demone errabondo...”