Fra Saverius sorrise a quelle parole di Elisabeth e poi prese un po' della tisana che la madre della fanciulla aveva preparato per loro.
“Il demonio è come acqua...” disse sorseggiando tra il torpore del fumo caldo “... interessante esempio il vostro... e l'uomo oggi è capace anche di domare le acque, non è vero? Basti pensare alla dighe che sbarrano il corso dei fiumi e di quelle che bloccano un lago, liberando ettari di terra coltivabile ed abitabile... senza dimenticare come ormai le navi solcano e dominano mari ed oceani... fortunatamente sono finiti i tempi in cui, per la propria impotenza davanti alla Natura, l'uomo era solito riconoscere immaginari dei nelle acque, nel fuoco, sulla terra e persino nei cieli... e forse è questo il più grande miracolo della Fede, non pensate? Aver fatto comprendere all'uomo che tutto nel Creato è fatto per lui... che non vi sono dei o spiritelli nelle cortecce degli alberi, nei ruscelli e così via... certo, possono esistere entità sconosciute, la Fede non lo nega... ma se esse sono ostili ed impediscono all'uomo, eretto re del Creato per Concessione Divina, di godere della Natura allora sono da riconoscere come demoni... e ahimè, i demoni hanno molti volti e molti nomi...” rise appena “... secondo voi, signora... vi è forse difficoltà per un demone mutarsi in cane o in gatto? O magari in un castello o addirittura in una città? No di certo. Le Scritture e i testi sacri di ogni religione lo confermano... allora immaginate quanto è forse più semplice per un demone mutarsi invece in un qualcosa di meno impegnativo di un animale o di qualsiasi altra cosa inanimata... un qualcosa di astratto, magari... un qualcosa di cui tutti parlano, ma che ben pochi conoscono... ad esempio la libertà, la verità, la giustizia...” la fissò continuando a sorseggiare la sua tisana calda “... volete andare nel bosco da sola? Senza attendere il ritorno di Fra' Favelius?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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