Camminando aspramente lungo l'antico crinale di ciottoli e pietraglie che delimitano il confine della valle solitaria con il mondo della civiltà degli uomini, discendendo la foresta di pietra dove mani scheletriche avvinghiano l'animo di ricordi ancestrali, mi sono fermato nello sconfinato orizzonte di monti innevati che nella loro imperfezione, mi hanno ricordato la creazione di un mondo giovane sospeso ancora nei Giardini della Preesistenza...Ho assaporato la visione di un cervo ferito bagnarsi nello stagno della guarigione dove sampillava la trota d'oro bagnata nella polvere di eccelsa vanità, mentre a meridione il volo di gabbiani chiassosi mi portava il salmastro del mare con i suoi vascelli vagabondi ormeggiati nell'attesa del tuo passo leggere intriso di sogni, per soddisfare i tuoi desideri...
Grazie per avermi cercato, grazie per avermi ritrovato...
Buon Natale.
Taliesin, il Bardo