Fra' Severius ascoltò con attenzione Elisabeth.
“In verità” disse il religioso “il priore non ci ha concesso alcun permesso per poter trascorrere altro tempo fuori dal monastero. Anche se, ad essere sincero, anche io sono animato da grande curiosità circa i misteriosi eventi che accadono in queste terre.”
“Fratello, pensi dunque che bisognerebbe andare ad indagare nel bosco?” Chiese Fra' Favelius.
“Si, lo penso.” Annuì Fra' Severius. “Tuttavia non intendo farlo senza il permesso del nostro priore.”
“Allora?” Domandò ancora l'altro religioso.
“Uno di noi due” rispose Fra' Severius “dovrebbe ritornare al monastero e chiedere là il permesso al priore per questa indagine.”
“Si, potrebbe essere una buona idea.” Osservò Fra' Favelius. “Vuoi che ci torni io al monastero?”
“Si.” Fissandolo Fra' Severius. “Io e la signora” indicando Elisabeth “resteremo in questo borgo ad attendere il tuo ritorno.”
“Potete restare qui a casa nostra.” Intervenne la mamma della ragazzina liberata dal male. “Non è molto grande, ma è comoda ed accogliente.”
“Vi ringraziamo.” Sorridendole Fra' Severius. “Così, magari, potremo parlare ancora un po' con la vostra figliola.”
Così, subito dopo, Fra' Favelius ripartì alla volta del monastero.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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