Non una parola!
Quell'uomo era davvero insopportabile!
Eppure, le mie parole non l'avevano lasciato indifferente, mi accorgevo del cambiamento nel suo sguardo.
Possibile che avessi colto nel segno? Possibile che l'avessi turbato tanto?
Scossi la testa, non aveva importanza.
Seguii la guardia in silenzio, persa nei miei pensieri.
Se avevo ragione, allora doveva lasciar andare Diomede! Certo, dovevo esserne sicura.
Ma sicuramente non potevo andare semplicemente a bussare a casa del Cavaliere d'Altaforte e dire: "Buongiorno messere, non è per caso voi siete Mirabole?".
Certo se era davvero lui mi avrebbe riconosciuto, altrimenti.. avrei bussato alla porta di un perfetto sconosciuto che avrebbe avuto tutto il diritto di prendermi per pazza.
Forse, però, lo ero davvero!
No, dovevo escogitare un modo più discreto.
Un'idea mi balenò in mente: sì, era davvero geniale e.. appropriata!
Ma la voce della guardia interruppe il filo dei miei pensieri.
Eravamo arrivati davanti alla cella di Francesco.
Avrei messo in atto il mio piano una volta uscita di lì!
Annuii alla guardia, e voltai lo sguardo verso Francesco.
Tesi la mano verso di lui, lasciando che il disegno attraversasse le sbarre.
"Ve lo manda vostra sorella.." dissi, ignorando il tono delle sue parole "Volete che le porti un vostro messaggio? Le ho promesso di farle riavere il disegno..." sorrisi "..anche se, forse sarete voi stesso a farlo.. sapete, siete un prigioniero fortunato.. Mirabole ha promesso di liberarvi.. e, visto che ha appena rubato il quadro, immagino sia solito mantenere le promesse..".
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