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Vecchio 18-11-2013, 18.40.23   #3
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene

AGENTE DI GUISGARD: “Siamo in ritardo con le riprese del nuovo film! Certo, avere Guisgard come protagonista per voi è un bel vantaggio, visto che risparmiate in controfigure... ma come tutti i divi dovete comunque sorbirvi le sue isterie... infatti ora si è fissato e vuole prima trovare un degno modo di ringraziare Talia e Taliesin per avergli fatto gli auguri di compleanno!”
PRODUTTORE: “Già, sarà pure il divo più bello e grande di tutti, ma è una Primadonna come nessun altro! E finchè non trova il modo di ringraziarli, addio riprese! Di questo passo il suo nuovo capolavoro, Il Priorato di Sion minaccia il Vaticano, non vedrà la luce per il prossimo Natale... e addio gli incassi Natalizi!”
GUISGARD: “Venite, ho trovato!”
AGENTE DI GUISGARD: “Andiamo, si è deciso!”

E così, nel camerino del nostro divo...


GUISGARD: “Mi sono scervellato fino ad ora... eppure la soluzione era qui davanti a me nello specchio... la foto del mio viso da miliardi di dollari con tanto di dedica!”



Lady Talia, caro Taliesin, vi ringrazio di cuore.
Soprattutto voi, mia signora, per la bellissima sorpresa.
Era usanza, nell'antica e nobile Capomazda, che il giorno di nascita dell'Arciduca fosse festa in tutto il ducato.
E chiunque giungeva ad omaggiare il signore dei Capomazdesi, oltre alla protezione che gli Arcangeli gli conferivano, si guadagnava anche un dono.
Oggi vorrei riprendere quell'antica usanza e ringraziarvi.
Al mio amico Taliesin, sempre fin troppo gentile con me, vorrei donare ciò che Orlando disse a Morgante.
Il gigante, grato per essere stato convertito dal cavaliere, si offrì come schiavo.
Ma il paladino gli chiese solo la sua amicizia.
Ed anche io, caro bardo, credo che l'essere chiamato da voi “amico”, sia un grande regalo
A voi, lady Talia, per questa gioiosa e vivace sorpresa, dedico questi versi, che descrivono, da un antico lai, cosa vide una notte Lancillotto mentre attendeva la sua regina...

“Ella viene nel castello
e furtiva s'insinua in un nascondiglio
del verziere, tra l'erbe e i roveti,
che vaporanti e incantati di sogno dell'autunnale meriggio, si adorna a sposa del crepuscolo e amante della sera.”

Grazie di cuore, mia signora e mio buon bardo...
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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